COMUNICAZIONE SCRITTA E MODERNE
TECNOLOGIE ELETTRONICHE: |
IL RUOLO DELL'AUTORE |
SINTESI |
Scrivere
con stilo e tavoletta cerata, richiede naturalmente un metodo diverso che scrivere
col torchio tipografico, e scrivere col computer presenta ulteriori
peculiarità. Tuttavia ogni forma di scrittura è volta ad un medesimo
obiettivo: attuare l'intenzione dell'autore di strutturare delle idee in uno
spazio per offrirle ad un esame differito del lettore. |
Prima di entrare nel nocciolo della questione, si è
dunque ritenuto utile soffermarsi schematicamente sui principali cambiamenti
che l'invenzione della scrittura e in seguito della stampa hanno comportato nel
modo di comunicare e più in generale nella vita culturale e sociale
dell'umanità. Alcuni di questi aspetti, come il declino della memoria, la
nascita dell'"io", la paternità letteraria, l'autorità dell'autore,
sono stati poi ripresi nel corso della trattazione. |
Utilizzare un word processor significa trovarsi
facilitati per tante ragioni: di ordine, pulizia, rapidità, flessibilità.
D'altro canto tale strumento si pone in linea di continuità rispetto alla tradizione
tipografica: simile è l'interfaccia (tastiera e modello foglio), simile è il
prodotto (il testo stampato). |
Nonostante le sue qualità, la videoscrittura non sembra
utilizzare a vantaggio dell'attività scrittoria tutte le risorse offerte dal
computer. Essa consente di scrivere meglio e più rapidamente; tuttavia il
passo successivo è di pensare e usare l'ambiente della composizione
elettronica come qualcosa che abbia la capacità di ridefinire il rapporto fra
utente, mezzo e prodotto. |
Un simile ambiente si ritiene possa identificarsi con
l'ipertesto, il cui concetto risale ad un congegno ideato da V. Bush
nell'immediato dopoguerra, il "memex", mai realizzato a causa dei
limiti tecnici dell'epoca. L'idea era di liberarci dai vincoli di sistemi di
indicizzazione inadeguati e permetterci di seguire la nostra propensione
naturale alla selezione per associazione, in modo che ogni informazione
potesse essere utilizzata per acquisirne un'altra. |
Per la prima volta, invece di limitarsi a immettere testo
stampato così come è concepito dall'autore, nella macchina elettronica, si
cerca di scomporre il sapere in unità elementari che possono essere
aggregate, presentate e richiamate secondo i desideri del fruitore.
Assecondare i processi naturali del pensiero affrancandoci dai tradizionali
metodi di classificazione era lo scopo del memex, che Bush stesso definisce
"un'estensione privata della memoria" dell'uomo. |
L'ipertesto dovrebbe ricondurre l'attività scrittoria alla
creatività che le compete. Esso ha alla base la convinzione che scrivere non
è sinonimo di impaginare; scrivere piuttosto significa riorganizzare
materiale già prodotto attraverso processi mentali che non avvengono in
sequenza come accade nella comunicazione manoscritta e a stampa. |
La cultura tipografica contribuì a rafforzare
l'individualismo, e parallelamente l'interiorità e l'autocoscienza. Si
assiste così ad un ampliarsi della distanza fra il ruolo dell'autore e quello
del lettore. |
Tutto questo fino ad oggi, quando con l'affermarsi
della comunicazione elettronica mutano i confini fra un testo e l'altro, fra
colui che scrive e colui che legge, prospettando anche a questo riguardo un
ritorno all'oralità. |
Cambia dunque insieme al modo di scrivere anche lo
stile di lettura. Lo scorrere di caratteri alfanumerici, il browsing o altre
forme di ricerca con operatori logici non fanno più riferimento al leggere
tradizionale, ma a forme interattive di ricerca e ricostruzione dei dati e
delle informazioni. Si creano basi dati ipertestuali in cui la ricerca
dell'utente acquista un ruolo determinante. Dal leggere si procede verso il
cercare anche non strutturato, cioè sempre meno predeterminato. |
La navigazione dentro basi dati
di dimensioni in continuo aumento e in costante aggiornamento è simile a una
forma di lettura attiva, quindi si riappropria dei metodi della scrittura
tradizionale. |
La tipografia ha rafforzato l'autorità dell'autore,
dato che stampare un libro richiede un considerevole investimento. Pertanto
in epoca tipografica solo a pochissimi lettori è riservata l'opportunità di
divenire autori pubblicati. Con l'introduzione di un'opera nella Rete
telematica si assiste a quello che, per certi aspetti, potrebbe essere
definito un ritorno alla cultura chirografica, quando qualunque lettore in
grado di procurarsi il materiale per scrivere poteva fare il salto di qualità
e divenire autore. |
Per concludere, un altro
aspetto sembra avvicinare l'epoca digitale a quella manoscritta: al lettore
del cosiddetto "libro elettronico" è consentito, in barba al
concetto di paternità letteraria introdotto a seguito dell'invenzione della
stampa, intervenire direttamente sul testo. Proprio come avveniva in età
chirografica, in particolare nel nostro medioevo. |
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INDICE
INTRODUZIONE
1. CULTURA MANOSCRITTA E CULTURA TIPOGRAFICA
1.1 Cultura chirografica o manoscritta
1.2 Cultura chirografica
2. LA SCRITTURA ELETTRONICA
2.1 Innovazioni verso l'oralità
2.2 Videoscrittura
3. L'IPERTESTO
3.1 Storia e concetto
3.2 Un aiuto nuovo all'autore
3.3 Erosione dell'"io" e rivincita del
lettore
3.4 L'autore nella Rete
NOTE BIBLIOGRAFICHE
SINTESI
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