DCCCXXXIV. Co ’sta callaccia infame
ch’arza er bollo lo sai c’ho fatto io? Sò stato
a mollo Complimenti davero: è propio
bello! Ciai un antro ammiratore callo
callo! Claudio Porena, Ostia Lido, TRADUZIONE: Ad un uomo che pensa e gli tocca il passato. Con questo caldo infame che alza il bollore persino in cima ad un monte, che invece di tenerti alquanto aitante ti fa sentire avvilito e fiacco come un pollo, lo sai che cosa ho fatto io? Sono stato a bagno ne Er davenì che hai scritto e – neanche a dirlo! – in un paio d’ore al massimo, tranquillo, l’ho potuto sbranare (ho potuto sbranarlo) con bramosia a capofitto. Complimenti davvero: è proprio bello! Metrica, ortografia, rime... da sballo! E poi i “Corettacci” sono un gioiello. Hai un altro ammiratore fresco fresco! Ma adesso questo avvenire bisogna vederlo e, soprattutto, bisogna RICORDARLO!
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